sabato 24 aprile 2010

Dorian Gray

Se ancora avessi avuto dei dubbi, ieri li ho tutti fugati definitivamente: i film tratti da libri sono sempre peggiori dei libri stessi. [CONTINUA...]
L'ultima “delusione” in tal senso l'avevo avuta guardando Il Codice Da Vinci, che era stato molto meno appassionante del libro di Dan Brown. Ieri ho avuto modo di vedere Dorian Gray, ebbene, tra il capolavoro di Oscar Wilde, e la pellicola uscita qualche mese fa nelle sale cinematografiche non c'è assolutamente paragone: le splendide pagine scritte a fine 800 sono molto di più delle (quasi) due ore di orge e alcool presenti nel film che farebbero rivoltare lo scrittore irlandese nella tomba. Unica nota positiva le ricreate ambientazioni della Londra del XIX secolo, affascinanti e coinvolgenti quasi quanto le descrizioni di Wilde.


Certo riadattare un capolavoro come questo è sicuramente difficile ma, a volte, se il risultato è incerto, è proprio necessario avventurarsi nell'impresa?



Humanity takes itself too seriously. It is the world's original sin. If the cave-man had known hot to laugh, History would have been different.”  Oscar Wilde (The Picture of Dorian Gray)

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