L'esempio italiano nel mondo

Il ruolo svolto dai media per garantire la democrazia è da tutti riconosciuto come fondamentale. Purtroppo, però, nel nostro paese, siamo di fronte ad una situazione che in qualunque parte del mondo verrebbe considerata inaccettabile. Come sappiamo, infatti, il Presidente del Consiglio è proprietario di tre reti televisive, e svariate società editoriali da cui dipendono quotidiani, periodici, e pubblicazioni varie.

Tutto ciò viene visto dagli italiani secondo due punti di vista totalmente opposti: c'è che ritiene che lo stato delle cose venutosi a creare negli anni sia di assoluta gravità, e chi pensa che la libertà dei cittadini e la democrazia non sia in alcun modo in pericolo.

Insomma, due modi di vedere le cose che stanno agli antipodi, indici di come la politica, in Italia, sia divenuta roba da stadio, fatta di scontri e di contrapposizioni che prescindono la logica e i fatti.

Ma all'estero cosa ne pensano? Il messaggio che passa nella penisola, riguardo la reputazione del belpaese nello scenario internazionale è, ovviamente, contrastante. Per i seguaci di Silvio Berlusconi, l'Italia, a volte, è più determinante degli USA nello scacchiere geopolitico mondiale; per gli altri, valiamo quanto il due di bastoni con briscola a denari.

A darci una risposta arriva una campagna pubblicitaria lanciata dalle TV tedesche ARD e ZDF a favore del pluralismo dell'informazione che ha come testimonial negativo proprio il nostro amato Presidente. Vicino al faccione sorridente di Silvio potete notare lo slogan Eine Demokratie ist so stark wie ihre Medien ovvero Una Democrazia è forte quanto lo sono i suoi Media.

Non c'è che dire, questi crucchi comunisti ce l'hanno proprio con noi.

Però quanto hanno ragione!