La mia prima volta a Londra iniziò la
sera di San Patrizio di qualche anno fa. Rimasi a bocca aperta per
più di un minuto, folgorato dalle luci di Piccadilly Circus. Colpo
di fulmine.
La prima Olimpiade che seguii fu quella
di Atlanta '96. Quella del record di Michael Johnson e dell'oro di
Yuri Chechi. Avevo 10 anni e la Cerimonia di apertura di
quell'edizione mi rapì a tal punto da farmi divorare ore e ore di
gare.
Innamorato di Londra, affascinato
dall'Olimpiade, non potevo lasciarmi sfuggire il connubio tra le due.
Qualche giorno nella “host city”
per vivere i Giochi, camminare ancora una volta nella città più
cosmopolita del mondo, un melting pot secondo, probabilmente, solo a
New York, e respirare a pieni polmoni l'atmosfera unica creatasi
nella capitale britannica vestita a festa per quest'occasione
speciale. Perché i Giochi non sono soltanto le gare.