Stop al telemarketing, ecco come fare.

Siete stanchi di ricevere telefonate agli orari più impensati da parte di call center che da ogni parte del mondo (già perché la maggior parte delle aziende che impiegano questo sistema di marketing, si rivolge ad aziende indiane, o dell'est Europa) vi propongono offerte di telefonia, servizi di pay-tv e decine di altre meravigliose – a loro dire – opportunità?

Io non festeggio 150 anni di bugie

E alla fine è stato deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale.

Nell'anno del 150° anniversario dell'unità, il giorno in cui Vittorio Emanuele II, a Torino, venne proclamato re del nascente Regno d'Italia, sarà festa, anche contro il parere negativo della Marcegaglia, e della lega (ma guarda un po').

Al di là di poche voci contrarie (tra cui anche quella del presidente della provincia di Bolzano), però, il nostro paese è tutto un fervore di eventi celebrativi, uno sventolio di tricolori, una rinascita di orgoglio italico.

Sanyo dice addio a Piccadilly Circus

Se nella vostra vita vi è capitato, almeno una volta, anche solo per un giorno, di visitare la città di Londra, sicuramente avrete fatto tappa in uno dei luoghi più conosciuti della capitale britannica, un posto che racchiude un simbolo riconoscibile in tutto il mondo...

Non si tratta di Buckingham Palace, né di Trafalgar Square, non mi riferisco al Tower Bridge né a St. Paul's. Sto parlando di Piccadilly Circus.

Il dolce profumo della libertà

Trenta lunghissimi anni. Tanto è durato il regno di Hosni Mubarak. Tanto ha impiegato il popolo egiziano a maturare il dissapore che in questi giorni è scoppiato nelle rivolte di piazza e ha portato alle dimissioni dell'ex (ormai possiamo dirlo) presidente – dittatore.

Giorni di proteste arrivati dopo decenni di soprusi, di stato d'emergenza (proclamato dopo l'uccisione del suo predecessore Anwar al-Sadat) che ha permesso il controllo dei media e gli arresti preventivi, due simboli incontrovertibili dell'esistenza di un regime e non di una democrazia.

Google al servizio dell'arte

Un nuovo interessante (come al solito, oserei dire) progetto è stato sviluppato dall'azienda più conosciuta della rete. Ovviamente parlo di Google che, da oggi, permette a tutti gli amanti dell'arte e non, di visitare i più grandi musei del mondo stando comodamente seduti sul proprio divano.