domenica 17 febbraio 2013

Radiografia di una campagna elettorale (solo in Italia 2)


Dopo la visione generale dell’articolo precedente, mi piacerebbe porre l’accento su alcuni fatti particolari di questa campagna elettorale. Fatti che, inevitabilmente, ruotano attorno alla figura di Silvio Berlusconi, reo di aver innalzato i toni e “buttato in caciara” il confronto. E pur consapevole di fare un po’ il suo gioco, che è quello del bene o male l’importante è che se ne parli, non mi esimerò dall'esprimere la mia opinione.

IMU e condono – In piena rimonta nei sondaggi, uno dei colpi di maggiore effetto della campagna berlusconiana, da lui stesso definito proposta shock, è l’abolizione dell'IMU e il rimborso per contanti di quella pagata dagli italiani, nel 2012, sulla prima casa. Quella stessa IMU prevista dal suo Governo con il d. lgs. n. 23 del 14/03/2011 e successivamente introdotta da Monti col voto favorevole (anche) dello stesso B. ma ora diventata il cavallo di battaglia della sua corsa a Palazzo Chigi. Neanche il tempo di proporre l’improponibile, ed ecco saltar fuori il condono tombale fiscale, che strizza l’occhio agli evasori italici già omaggiati in passato dal PDL con lo scudo fiscale.

Mussolini – Quella che sembra la propaganda elettorale di un vecchio affetto da demenza senile, è invece uno studiato, immenso, mega-spot. Nella Giornata della memoria il cavaliere lancia l’esca per gli elettori di estrema destra, guadagnandosi contemporaneamente le prime pagine di tutti i giornali, dicendo che Mussolini, a parte le leggi razziali, fece anche cose buone (il tutto prontamente ritrattato in seguito). Del resto il candidato del cdx alla Presidenza del Lazio è Storace.

Lombardia e Lega – Già, assieme alle politiche si voterà anche il rinnovo di alcuni consigli regionali, come quello lombardo, i cui consiglieri in quota PDL (e non solo) sono stati travolti da diversi scandali che, però, non hanno minimamente influito sugli umori dell’elettorato. Anzi, proprio la Lombardia potrebbe segnare un risultato positivo al Senato per la coalizione di centro-destra, a riprova che gli italiani hanno davvero la memoria corta. Maroni ripulisce l’immagine leghista offuscata dalle recenti inchieste, ricandida Bossi al Senato e si mette alla guida della corsa alla presidenza della regione ricucendo lo strappo tra PDL e lega, riproponendo le solite favole sul nord in una nuova salsa: macro-regione transnazionale e mantenimento del 75% delle tasse in Lombardia.

MAXXI – Al Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, guidato da Giovanna Melandri, viene vietata la proiezione del docu-film “Girlfriend in a coma” del giornalista e saggista britannico Bill Emmott, per via della (assurda) applicazione della legge sulla par condicio. NO COMMENT.

Balotelli – Cosa c'entrerà mai un calciatore con le elezioni politiche? L’attaccante del Manchester City, da sempre tifoso del Milan, passa alla squadra italiana a gennaio. Secondo i sondaggisti l'acquisto del campione vale 1-2%. Inutile dire che un paese in cui anche un solo voto viene spostato da un calciatore è un paese finito. E, per inciso, secondo la stessa pseudo-logica che ha bloccato la proiezione del docu-film di cui sopra, il quale avrebbe potuto spostare il voto di qualche indeciso (?), andrebbe posticipato anche il derby Inter-Milan che si giocherà proprio alla vigilia delle elezioni.

Mazzette – Ultima in ordine di tempo, ma non certo di importanza, l'uscita sulle “mazzette”. L’AD di Finmeccanica Giuseppe Orsi viene arrestato con l’accusa di corruzione internazionale e Berlusconi commenta l'accaduto sostenendo che le mazzette siano necessarie all'estero, definendole commissioni. Inutile dire che subito dopo ha dato l’ennesima smentita. Ciò, però, non è bastato ad evitargli l’homepage di questi giorni del sito di Transparency International (immagine in alto), una ONG internazionale che si occupa di corruzione e che ogni anno stila una specifica classifica basata sul CPI (Corruption Perceptions Index). Nel 2012 l’Italia è al 72 posto, davanti, in Europa, solo a Bulgaria e Grecia.

In definitiva, un cambiamento nel nostro Paese è davvero possibile? Esiste veramente un diffuso malumore che porterà al rinnovamento della classe politica, allo snellimento della macchina burocratica, al reale contrasto della criminalità e della corruzione? Insomma, le condizioni in cui versiamo sono state generate da decenni di cattiva politica o è quest'ultima ad essere figlia e specchio della nostra società?

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