Joseph Goebbels, ministro della propaganda nazista, disse: “Ripetete
una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Questa
affermazione valeva durante il Terzo Reich e, a quanto pare, vale ancora oggi. Due
“politici” hanno basato su questo la loro campagna elettorale.
Il primo è,
inevitabilmente, Silvio Berlusconi. Il leader del PDL ripete il suo copione ad
ogni intervista/comizio/intervento pubblico, inventando di volta in volta i
numeri, ma battendo sempre su alcuni concetti come la magistratura rossa, l’invidia
comunista, i suoi successi da Premier e mille altre favole che, però, pur non avendo alcuna evidenza empirica, sono ormai certezze inattaccabili per i suoi sostenitori.
Il secondo è Beppe Grillo. Il leader del movimento 5 stelle
ha avviato e portato avanti la sua campagna ponendosi all'antitesi proprio del
berlusconismo in quanto a moralità, onestà e senso dello Stato, (non che ci volesse poi molto) ma ne ha via
via adottato il metodo comunicativo. I comizi del comico genovese sono pieni di
numeri campati in aria riguardo l’economia, le risorse dello Stato e la
fattibilità di alcuni progetti. Ecco a voi due fact checking a riguardo:
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